Filtro carboni attivi della cappa: quando cambiarlo?

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Filtro carboni attivi: quando vanno sostituiti?

La cappa filtrante è una soluzione che attraverso un sistema di filtri consente la depurazione dell’aria e la successiva reimmissione nell’ambiente. Se i filtri antigrasso sono presenti in tutte le tipologie di cappe, aspiranti e filtranti, i filtri a carboni attivi sono specifici delle cappe filtranti: la loro presenza è adibita alla rimozione degli odori e delle sostanze organiche derivanti dalla cottura e la loro manutenzione è indispensabile per garantire il funzionamento ottimale della cappa.

Per un filtraggio efficace, è fondamentale capire quando è arrivato il momento di pulire o sostituire il filtro ai carboni attivi: ecco alcuni consigli utili per capire se è ora di cambiare filtro.

Filtro a carboni attivi: come funziona

Una cappa filtrante richiede di saper riconoscere quando il filtro a carboni attivi è ancora funzionante o ha bisogno di un intervento di rigenerazione o deve essere sostituito. Ma come funziona un filtro a carboni attivi?

I carboni attivi sono dei particolari materiali che vengono utilizzati nei filtri anti-odore per la loro capacità di trattenere le sostanze organiche: l’aria aspirata viene prima ripulita dalle sostanze lipidiche attraverso il filtro grassi e, successivamente, passa attraverso il filtro contenente i carboni attivi, che trattengono le sostanze organiche responsabili dei cattivi odori.

L’efficienza di filtraggio dei carboni attivi varia a seconda della tecnologia adottata e del grado di salute del filtro stesso: un filtro nuovo di tecnologia semplice usa e getta può filtrare il 50% delle sostanze responsabili degli odori, mentre le tecnologie di ultima innovazione, come i filtri long life o i ceramici rigenerabili, possono arrivare a efficienze di filtraggio superiori all’80%.

Come è facile intuire, la pulizia dei filtri è un aspetto fondamentale per un’elevata qualità ed efficienza di filtraggio dell’aria. Nel tempo, i carboni attivi accumulano in superficie le sostanze organiche rimosse dall’aria che progressivamente si stratificano e in mancanza di manutenzione e sostituzioni periodiche, perdono progressivamente di efficacia, compromettendo la qualità dell’aria reimessa nell’ambiente.

Pulizia dei filtri a carboni attivi: come e quando

I filtri a carbone standard non permettono il lavaggio e la rigenerazione; pertanto, una volta finito il loro primo ciclo di filtraggio (3-6 mesi), devono essere sostituiti. I filtri standard sono progettati per essere facilmente intercambiali agevolando le operazioni di sostituzione.

I filtri long life e long life HP sono dei particolari filtri rigenerabili che raggiungono soglie di filtraggio degli odori rispettivamente superiori al 60% e all’80%. Hanno una durata fino a 3 anni, richiedono una manutenzione ogni 2/3 mesi con un lavaggio in lavastoviglie a basse temperature o a mano e successivamente posti in forno a 100 gradi per eliminare l’umidità residua.

Pulizia dei filtri ceramici ai carboni attivi

La presenza di un odore persistente nell’aria ricircolata è il principale segnale per capire che è ora di rigenerare il filtro. Le cappe più moderne montano al loro interno sistemi integrati con segnalatori di saturazione dei filtri indicando quando è il momento di pulirli o sostituirli.

Se, invece, si ha la possibilità di montare per la propria cappa aspirante dei filtri ai carboni attivi in ceramica più moderni, con soglie di filtraggio odori superiori all’80%, è prevista la possibilità di rigenerarli. Con un passaggio in forno, ogni 2/3 mesi, a 200 gradi per circa 45 minuti, è possibile rendere il filtro nuovamente operativo per un numero considerevole di cicli (con una durata fino a 5 anni).

È bene, comunque, consultare le istruzioni allegate alla scatola dei filtri: lì è possibile trovare tutte le indicazioni su quando sostituirli, se è possibile rigenerarli e come, senza rischiare di danneggiare l’apparecchio.