A casa di Roberto
Genova – Venerdì, Ore 20.00
Devi solo chiedere alla donna che ami alla follia di diventare tua moglie. Fosse facile. Ma no dai, è solo una formalità, state insieme da anni.
E poi guarda che tavola, potrebbe mai dirti di no?
Scampi, tartare di ricciola e un Puligny Montrachet del 2013. Insomma, un uomo da sposare. Senza considerare che praticamente questa casa è già sua, dato che l’ha arredata tutta lei. E senza sbagliare nulla per giunta!
Il marmo nero del bancone, il parquet antico, le finestre inglesi e la meravigliosa cappa lampadario, il nostro gioiello in cucina. Anche questa una trovata geniale di Anna. Sostituire il lampadario con una cappa non mi sarebbe mai
ma il risultato è geniale.
Sta sera, ad esempio, abbasserò la luce per creare l’atmosfera giusta, stapperò il vino e ci siederemo a tavola. L’aria sarà ripulita dagli odori del cibo. Con la cucina a vista e il menù a base di pesce sarebbe stato un disastro. Sulla musica vado sereno, dato che ci siamo conosciuti proprio litigandoci l’ultimo vinile rimasto dei Massive Attack.
E poi c’è l’anello. Dove lo metto?
Esclusa la coppa di champagne, che fa molto Beautiful anni 90. E poi come minimo lo inghiottirebbe. Forse in una lettera nascosta tra i fiori? No, rischia di cadere nell’acqua del vaso.
E va bene, ormai sono in ballo, tanto vale fare il gesto plateale e tirarlo fuori dalla tasca al momento fatidico.
Keep calm and marry her!